L'ULTIMO È IL PRIMO BACIO

Darci un bacio ove ci demmo il primo bacio:
un'improvvisa ispirazione mi sovviene e ti
vedo lieta d'amore ricevuto e ricambiato in
tanto giardino marino, terrestre paradiso ove
ci fu dato di effonderci lieti e rapiti
in unico infinito attimo d'amore quali
eterni primigeni EvAdami, primo ed ultimo -
ultimo e primo bacio fra eguali d'amor
concepiti e creati, in sapienza limitati,
tuttavia di grande anima graziati.

Il tuo volto lieto mi sorride e si schermisce
di tanto desiderio d'unione sempiterna,
ricongiunzione sempre nuovantica in questa
Civita giovinvecchia di gran marina aprica
che riceve dalle tirreniche isole maggiori viandanti
di veloci o lente traversate attendenti
accoglienza di dolcissimo e profondissimo
sorridente avviso: "non potrai più baciarmi
se non saprai amarmi senza inquietarmi
per tua troppo passional vertigine d'amor..."

Darci un bacio ove ci demmo il primo bacio
è come sempre da capo ricominciare e rigenerare
nostro amore immensamente sentito
che mai potrà se non esser infinito
nel rinnovarsi per tutte le albe del mondo
e sempre a tutto tondo, onda dopo onda
in un mare di amore che abbonda
e così tanto c'inonda da non conoscere
le nozioni di limitato o finito: ogni nostro bacio
sarà sempre un bacio nel primo bacio,
bacio di vita e d'amore che ci toccherà il cuore
per tutte le ore che potremo pensarci e così
struggerci senza distruggerci.

Marco Maria Eller Vainicher
(8 settembre 2002)