SENSAZIONI NEL BUIO

Nel buio della notte arrivo trepido fino
a via Fani Mario che fu non proprio un
incendiario, semmai un pio cattolico reazionario.

Tutto sembra spento in quella via
che fu osceno teatro di tanta ria
volontà d'assassinio di stato e d'antistato,
comunque un pestato di terrore e d'orrore
per buttarci nel livore più indignato ed efferato,
mai pensato nell'emozione senza ragione.

Ma sono anche a via Caetani, ove in un tardo
mattino fu lasciato senza vita
un uomo di stato così tanto rimestato
nella più vigliacca delle cattività
da quegli uomini della ragion di stato.

In realtà bui assassini e aguzzini di corte
perché privi della capacità di ribaltar la morte
e la finzione con la vita e la più vera ragione
dell'amore universale, l'unico non letale
per qualsiasi essere superiore all'io bestiale.

Tale da farmi pensare, in una sera buia buia,
solo all'alleluja di una splendida cascata di note
che scende in sonora luminosità dall'alto del
musical piano d'Alemia per inondarmi in un lago di luce,
quasi liquido amniotico o simbiotico che brilla
fosforescente e rutilante di caleidoscopiche stelline
variocolorate e per me divine, in questa lattea via
di Trionfale vuoi consolare, vuoi trasversale.

Sono le stelle filanti e comete d'un nuovo presepe
dove trovo la capanna mia e dell'Anna pia,
nonna mia che fu per me la più amata nella
bellezza ora rinata di fanciulla mia sublime
suonatrice, di profilo quasi scultrice valdotaine
o evangelica, mia stupenda sardiberica,
danzatrice di flamenco ed anche di fandango,
mio tanto trascurato tango.
È proprio una struggente e avvolgente sensazione di rango!

Marco Maria Eller Vainicher
(estate 2002)