IL VOLTO DI LEI

Nel suo assorto sguardo
ritrovo la pena dei nostri giorni
di buio fitto da guerra d’invasione…
che portar potrà l’umanità a definitiva
dissoluzione?

Io sono in mia clavicola fratturato
e più non posso mia bici inforcare.
Ma mi consola un piano forse
di volume troppo forte, tuttavia
circonfondente quell’ambiente
così francamente accogliente,
non tanto e non solo nel suo
offrirmi troppo cibo vegano,
ma stupende foto appese di mosse
di danza effigiate a colori, su
nero fondo quei gesti esaltante.

Ritrovo così in sue iridi scure
su sclere bianchissime e per
occhi grandi, grandi la pena
sottile del mal di vivere.
Son certo che è una persona
che ha molto sofferto e il nostro
comunicare sarà per monosillabi
estremamente sobri ma profondamente
gentili, sempre appropriati e mai
scansati in una empatia segreta
che mi spingerà a immortalarla,
anche mentre combatte con l’apertura
d’una bottiglia da me di lontano vista.

E’ il volto d’Alessandra flautista
che Lei mi restituisce in mia
memoria oramai di trascorso
millennio e rivedo nella sofferenza
del distacco da mia passata e
chissà se mai superata sfera
affettiva, nuovo slancio vitale
verso l’amore più artistico-mistico.

E’ nel profilo di dea greca d’isola
mediterranea che in Lei mi fingo
e così in gran rispetto m’intenerisco
il cuore, sebbene indebolito da tanta
dolorosa, traumatica, certo non voluta
caduta, da altri provocata e che
sia per sempre dimenticata!

MARCO MARIA ELLER VAINICHER
(11 APRILE 2023)