PER UN CAPOLAVORO
(una grande opera d'arte)
Piccola cerbiatta gioiosa
fanciulla di grande calore
dal tenero sguardo di rosa
dipingi per animo triste e impaurito
grandi orizzonti d'amore...
M'ha incenerito il tuo fare femmineo
che accudisce come giovane mamma
il mio pargolo cosmico di leonardesca memoria.
M'ha stordito il dolce e concentrato inclinarsi
del tuo capo tutto di boccoli rossi
che catturano una mia vera carezza
mentre ci fissiamo con infinita tenerezza.
Come potremo perderci per sceme convenzioni
ora che i nostri animi si sono riuniti
nell'universale spirito d'infinito amore?
Già nell'espressione tua di viso finissimo
e di corpo sinuosissimo sta la celestiale
sacralità di nostro incontro così unico
e felice... Mia Fede, abbi fede e lasciati
andare alla sublimità dell'amare...
Marco Maria Eller Vainicher
(31 dicembre 2001) |