ROMA PER LA PACE

Un nuovo fiume umano si snoda
portentoso per dire no alla guerra
senza i se e i ma dei potenti della terra.

Dai tempi di “facciamo l’amore e non la guerra”
tante, troppe volte scoppiarono armati conflitti
e sempre crearono infiniti derelitti
e non soltanto di coscritti
ma di poveri civili mai scritti…

Tutti i colori dall’arcobaleno rifulgono vividi
per celebrare l’innumere varietà di popoli
che non vogliono la guerra su questa terra.

E dovunque nel mondo la giornata della pace
fa riempire le strade di partecipanti
alla volontà di vivere in pacifica giustizia.

Senza nequizia o tribunizia volontà di potenza
di chi s’erge a giudice di civiltà vindice
contro “stati canaglia” sempre in battaglia  
perché armati da chi gli stermini
li fa anche sui bambini…

Marco Maria Eller Vainicher
(15 febbraio 2003)