YOHANA: TU SEI TINA!
  (Sguardo non mente)

È un pomeriggio di sole 
in questa primavera incipiente
e Roma è una foll(i)a di turisti
con piazza Navona oramai invasa
da pizzerie, caffetterie, ristori vari…
in una libera entrata dopo l'altra.

Superata una teoria di sporti dedicati
ai vari alimenti mal riscaldati,
perché prima surgelati, finalmente
trovo l'anta vetrata del Cervantes:
volevo proprio lì andare e la mostra
delle fotografie di Tina Modotti 
m'aspettavo di poter gustare.

Un femmineo volto slavato,
incorniciato da folti riccioli bruni e
due occhi azzurri che più azzurri
non si può, in uno sguardo quasi 
spaventato, m'accoglie accorato:
"La mostra non c'è più: è finita
l'11 marzo!" Ed io, di rincalzo:
"Ma sei tu la mia Tina!" (quella
che un mio grande amico italo-
americano, studioso di Sacco e
Vanzetti, m'aveva a Boston
narrata come sempre capace di
scattare "Glittering Images").

Scoprirò esser Yohana il nome
di quella evocatrice fanciulla signora
che subito mi procura la piccola
brochure a Tina dedicata e che è
proprio lei la curatrice della mostra
attuale, denominata "Habana Up", 
e di ben altro genere, anche se 
sempre a base ‘fotogrammatica'.

Là è l'enigma della educata e
raffinata Yohana, con la quale
un dialogo cerco d'impiantare,
anche se lei, in vera timidezza,
rimane 'catafratta' dietro il suo
banco di lavoro, accanto a collega
che dal computer mai sguardo solleva.

Tante informazioni a lei chiedo,
prima e dopo aver visitato sua mostra,
e ben volenterosa proprietà di risposta
ottengo, senza però mai poter intendere
quanto mia visita sia gradita e mia
curiosità ben intesa.

La cubanità di Yohana me la rende
vieppiù affascinante, per me che
quell'isola amo e sempre ricordo,
così scrivo perchè non vorrei perdere,
da poeta sempr' innamorato, il
contatto con una creatura che Tina
rediviva m'è apparsa in magica
circostanza fortuita e, al di là di
ogni ostacolo posto anche da colei
che m'accompagnava, sono proprio
riuscito a esprimerle la volontà di
scriverle per poter con lei ancora
comunicare e fors'anche amicizia 
sviluppare!  

Marco Maria Eller Vainicher
(29/03/2012)