UN ENIGMATICO RINCONTRO
L’ho rincontrata
la Francesca tanto mitizzata,
nella fiaba poetica
a lei dedicata,
ed è certo una persona
così delicata come educata,
ma anche infinitamente
schiva e dubitativa.
Non ha vent’anni la mia diva
dagli occhi sognanti di tarda
adolescente tuttavia prorompente
di dolce femminilità da studiosa
di psiche e amore grazie alla sua
gran passione per gli studi di cuore.
Scrivere di lei non è senza rammarico
perché mai potrà sapere quant’è stato
per me drammatico vederla servire nel
ristorante del padre a Trastevere che pur
è così accogliente per ogni riveniente.
La mia sirena Phrancy di sogno che svolge
il ruolo d’una ostessa e non d’una principessa?!
Com’è possibile per me accettare tanto
dilapidare di grazia superiore e interiore,
per non dire di quella esteriore in così
attraente sguardo da sensualissima micina?
Ha la pancetta scoperta come usa ora
per le teenagers con l’onphalos all’aria:
un cenno di fianchi sgargianti capaci di
generare nuova vita, dal bacino sotto il
pancino sempre vicino alle sue altre
bellezze in supreme fierezze nel chiasma
sublime d’una venere grecodivina dalle
forme così arrotondate come slanciate.
Eccome, rivorrei un suo sorriso d’infinita
dolcezza per il poeta che così l’apprezza…
Marco Maria Eller Vainicher
(estate 2005) |