SULLA SESSUOFOBIA DELLA CHIESA CATTOLICA
(o anche dell’attual papalin-furbacchionismo)

 

E l’attual papa Francesco, che quel
nome di povero santo ha svilito perché
al potere oramai sarà sempre associato,
ha il coraggio di dire che la sessualità è
“un dono di Dio”, quando ne si nega la
piacevolezza etico-estetica, ovverosia il
suo libero godimento in reciprocità,
quanto meno giocosa, se non amorosa!

Ecco la spudoratezza dell’ipocrisia, anche
verso il bisessual onanismo col quale si
soddisfano le relative pulsioni primordiali
e animali, almeno dalla pubertà all’anzianità,
per invece affermare il peccato di libero arbitrio
da perdonare, quale strumento dei sensi di
colpa da gestire in autorità, con pseudo
sacramenti come la Confessione con
Assoluzione, alias il perdono concesso
per colpe non commesse, ma in falsa
coscienza immesse!
Tutto ciò val forse una Messa?  

Marco Maria Eller Vainicher
(12 agosto 2020)