IL MISTERO DELLA VITA
Lo sguardo e le movenze
di gran femmina sapiente
nutrono il mio sguardo
come fantastico gioco a specchio
che rinnova il senso di vita
sfibrato dagli anni solitari
che mi sembrano quasi parassitari.
Vorrei spiritualmente vincere
quel senso d’isolamento che al nulla
m’avvicina e di giorno m’assassina.
Perché preda di paure
e di sconvolgenti sinecure che
il senso di colpa alimentano
e sempre mi rammentano.
Giorno di pioggia, giorno d’uggia
proteggi l’oggi e l’ieri
e permettimi d’abbandonare
il terrore per tanto sapore
di fallimento senza infingimento,
per l’esistenza nostra in umano
enigma appropriato dal disumano
del nulla arcano.
Marco Maria Eller Vainicher
(4 aprile 2007) |