IL 10 DICEMBRE  2004 parlo con l’assistente dell’attuale
responsabile di quella editrice che tanto mi fu cara nel suo
padre fondatore (prototipo di chi fu fatto fuori, come me,
dai poteri neri o nazifascisti di questo ben martoriato paese):
vediamo che succede… (prevedo: NULLA!)   (Oggi è l’alba dell’11)

NATURA, IDEA COGENTE E CULTURA

Nell’attimo in cui scrivo alzo gli occhi
e intravvedo luminosissima un’alba
che solleva le nubi grigio bluastre
coll’arancio ardente di sole nascente.

È il cuore che risplende sulla mente:
se all’amore mente la mente,
il corpo, sacro al cuore, non mente…

Gli ultimi due versi, scritti da tempo,
mi dicono che il vuoto meschino del potere
nulla può, proprio nulla, verso la forza
di legame fra natura e cultura,
fra raggiante spinta cosmica
e mente umana, fra realtà e forza poetica:
si dice che in un cervello ci sia più energia
potenziale che in un intero sistema
solare o addirittura galattico, se è
nella mente che si manifesta il
massimo delle potenzialità della
natura e, ahinoi, anche della cultura…
E ciò, vivaddio, in barba a ogni mercificazione.

Marco Maria Eller Vainicher