RITROVARSI
Ho rincontrato a sorpresa
quell’Alessandra del Circeo
cui per prima mia poesia,
in così copiosa omonimia,
ho appassionatamente dedicato
(ed era a tutte le Alessandre del Circeo).
Si l’ho rincontrata con tanta
meraviglia senza riconoscerla,
come sovente con le mie massime muse,
forse perciò per un attimo da me deluse.
Era già tardi in quel caldissimo primo giorno
d’estate e tutto stava chiudendo a Lacona.
Di corsa sono andato al mio forno da sempre
preferito, forse con la segreta speranza di
rivederla, la mia musa sì bella. Ed eccomi
a raccogliere il sorriso luminoso di dolcissima
fanciulla che, accogliendomi, sembrava già
conoscermi.
Quelle piccole pallide efelidi la rendevano
oltremodo avvenente come la bimba dai
capelli rossi e lei era così sorridente da farmi
sentire veramente a casa, sicuro che avrei
ricevuto proprio il pane prescelto.
I suoi modi erano straordinariamente gentili
e ho pensato che fosse la sorella della mia
bella ma poi... il suo gran sorriso interiore
e un intensissimo sguardo d’intesa m’hanno
spinto a chiederle se era proprio lei la mia
camena di tanta sublime forza femminea.
La gioia del disvelamento è stata fantastica
per entrambi: non m’ero sbagliato e mi sono
perduto nel suo sguardo quasi infingardo
per la capacità d’attrazione così senza
limitazione che neanche un cherubino
riuscirebbe a superarne l’incanto, figurarsi
questa pover’ anima solitaria che l’impossibile
vuole vivere per ripercorrere la propria esistenza
in senso inverso così da ritornare alla più pura
giovinezza da lei incarnata in sublime ‘lietezza’.
La tua apparizione, Ale quasi ineffabile, m’ha
ridonato la quintessenza dei sentimenti più
alti che ho provato per tutti i giovanili amori
sempre serbati in cuore, quasi ritrovassi il fiore
di bellezza più intoccata, benché per me sempre
e per sempre appassionata.
Buona notte tesoro, io ti canto come in coro che
proprio l’impossibilità del nostro conoscerci nella
vita reale ti rende amore ideale, che la poesia tua
è mia per sempre scolpirà nel profondo dei nostri
cuori. Sappi che tutto si è già compiuto senza nulla
accadere, ma per me sei divenuta il dono più prezioso
ch’io potessi ricevere...
Marco Maria Eller Vainicher
(21/06/2007) |