A ELEONORA L’AFFETTUOSA
(sarà certo col poeta rispettosa)
Freschissima musa
di dolce sguardo dotata
e di greco tagliente profilo
che dritto, dritto le disegna
un viso non poco enigmatico
e tanto assorto, com’è
di chi sa esser d’affetto
dotata e appassionata.
Senza passione non c’è
ragione di vivere e la
giovane virgulta sembra
proprio trasognata nel
suo natural rinfrancare
chi dalla vita è colpito
e fors’anche un poco
inaridito.
È quello spontaneo io bimbo
che con lei riaffiora sereno
e come un mare calmo tutto
t’accoglie fra i suoi flutti
avvolgenti e sapienti di
tranquilla, lieve risacca.
La dea greca che lei così
evoca e raffigura quasi
misura il canone di
disciplinata beltà che
compiacente e suadente
afferra la fantasia della
poesia.
Eleonora è sì vera creatura
poetica, mai soggetta all’usura
del tempo fisico, in eterna
rigenerazione di energia vitale
che infonde a chi sa afferrare
le sue grazie segretamente
donate da sua sempre innocente
capacità effusiva, dunque musiva.
Marco Maria Eller Vainicher
(Un dì di marzo 2010)
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