IL GIORNO DI MAMMA CLAUDIA AL MARE

Il pomeriggio avanza ed io,
come sempre, decido di prendermi un cammino lungo
la battigia del mare che mi ospita,
così da godermi il profilo dell’alzata
montana che incornicia lo scenario del golfo
di Terracina. Torno poi a mia sdraio
e con sorpresa trovo minimamma e suo
bimbo quasi a mia spalliera attaccati che lieti
si trastullano con la sabbia.  

Antonio, già parla a un anno e mezzo
e questo mi meraviglia e m’incuriosisce,
cosicché inizio quel dialogo che
a questa evocante poesia mi condurrà.

La dolce mamma Claudia, che in dì di
compleanno di mia figlia ritroverò in
serata da brasiliana cuciniera, si porge
a me con tutta la spontaneità
d’una genitrice tranquilla e soddisfatta,
di suo bimbo innamorata ed anche
del mondo che le ha permesso
di tanta meraviglia generare.

Giocoforza sarà il dirsi col poeta
e lo scambio dialogico subito intimo
diverrà, per dipanarsi piacevole
fra tante felici coincidenze che a lui
l’accomunano.

È il dono dello spirito amorevole,
che in giorno di mia creazione, dato
mi verrà per chissà...? (che cosa generare!).

Marco Maria Eller Vainicher
(8 giugno 2012)