DA MELANIE...
DI SÌ MUSICAL ISPIRAZIONE

Come non lasciar traccia
di vibrante violoncellista piena
- subito dopo primavera nata-
dal nome di Melanie,
qual pomo colmo di
assonanti e consonanti
movimenti interiori da
melodia e armonia intrecciati
in musical tessuto che avviluppa
di sé, con Dvorak e Menotti,
mio sentimento primigenio
a gran signora Musica vocato?

Bensì da sua gemella sorella
graziato e sempre accompagnato,
cosicché in vita asceso e risorto
per ridonarmi gioia e sentimento
d’aver troppo sofferto in vil
fissata depressione, esaltata
da feroce coscienza di natura
violenta d’umana condizione,
da subdolo calcolo economico
oggi sin troppo posseduta.

Vorrei cogliere quel pomo di
concordia senza mai peccare
d’ossessione per mia impossibil
conoscenza d’arte e scienza,
ma solo farmi abbandonare
fra le spire avvolgenti di
sua sì sentita interpretazione,
risucchiante mia forte
sensazione d’estetica ragione
e di sentimental passione che
nella straordinaria vibrazione
del suo archetto, su formoso
ma leggero violoncello,
m’offre di vita pienezza.

In sua canonica bellezza, fatta
anche di sommessa accortezza
agli svolazzi festanti su suo
décolleté avvenente di mia
memoria adolescente, per
chiome fluenti e camicette
quasi trasparenti su
rotondità sapienti più
fresche d’anni venti : Melanie
riesce a ridonarmi quel
profondo e apagante ascolto
musicale che allor’ fu negato
al mio essere dimidiato.

Per me, povero
scompositore di musica
innamorato, è la meraviglia
nella ricomposizione d’un
sé prima martoriato, ma ora
consapevolmente rinato!

Marco Maria Eller Vainicher
(Firenze, 5 aprile 2011)