CIAO HUI!

Il sole che m’abbaglia mi conduce una cara giovane
amica che per l’attimo non riconosco... È una vera
signora dalle orientali fattezze che mi incrocia ed è
abbigliata in un bianco piumino a trapunta che
elegante la veste ma è nelle sue visuali fattezze
che di signora a me la fanno riconoscere.

Un sorriso, un’esclamazione e il suo deciso schermirsi
me la restituiscono nell’apparente burbera durezza,
di fronte al mio complimentarmi per esser signora
divenuta. Dietro quella maschera so essere un cuore
d’oro che di bimba me l’ha donata da tanti anni infanti
di musa meritante mia ispirazione compiacente.

Poi per mera coincidenza la narrazione della rivolta
di Piazza Tien An Men mi ricorda la grande cultura di
quella fascinosa continuità mai interrottasi nel suo
desiderio di libertà, pur nel mutar gabbana dell’imperial
potere che la Cina ha posto al centro della politica
mondiale con la sua volontà di grande potenza.

La paradossale carica di vita nella forza e nella bellezza
d’una sua creatura in mio paese d’arte formatasi per di
suo cibo tradizionale nutrirci mi darà la dimensione
universale, attraverso lo spazio-tempo di gran viaggio
dialogico per noi unirci e per sempre.

Ciao, Hui sempre ti ritroverò finché vita avrò!

Marco Maria Eller Vainicher
(04/03/2015)