UN'ALBA DI FAVOLA
Franziska ha dovuto alzarsi in piena notte
per venire da Berlino in Sardegna ed ecco
che alle cinque le mando un primo messaggio,
poi un’ora dopo mi alzo e ho il tempo di
veder sorgere il sole fra le incantate montagne
di laziale appennino quasi bluino.
È rosso quel sole, come di tramonto, perché
è proprio tra i monti che in sua apparenza
si leva colorato per noi di atmosferica densità,
ma con movimenti ovviamente opposti, quasi
in una peristalsi che ritma il respiro di vita.
E m’immagino io cavalcante in quel mondo,
dai color ora rosa violetti di teatro post notturno,
ad inseguire la mia pulzella sol in apparenza
fuggente, ma in realtà desiderante mia caccia
amorosa che tanta emozione le darà e alla fin
fine l’impalmerà.
Una grande nube blu indaco oscura poi il
cielo ed ingrigisce le montagne prima bluette,
ma il sole si riaffaccia prepotente di luce
abbagliante e sui vetri della veranda di mia
terrazza volta ad oriente appare doppio, se
non triplo, per ottica illusione e rifrazione.
Addio mio giorno, appena iniziato e per me
in viaggio, che direi verso di lei mai finito,
ma come vorrei già qui la mia Franziska.
Marco Maria Eller Vainicher
(2 settembre 2007) |