PER IL PROFUMO DEL MARE
Sono stanco, poi un ginseng
e rivedo nei colori puro marini
altri pomeriggi d’incanto fino
ad arrivare a quel promontorio
boscoso, le cui chiome sono
pettinate dall’arancio caldo del
sole oramai al tramonto giocante
come palla infuocata di bimba,
col mare che azzurrino mostra in
suo profilo d’orizzonte le pontine,
quasi fossero costa segreta di Corsica.
L’iridescenza turchese è tanto
effimera quanto splendida, mentre
la risacca alimentata da vento fresco
suona come carillon naturale. È qui
a Torre Paola che sbarcò l’Ulisse
dell’eterno ritorno, che ora mi
rappresenta e mi ridona la nascita
di Mnemosine, con tutte le sue figlie
muse. Ma è il profumo intenso e
afrodisiaco, salino ma dolce di questo
mare che più ti penetra e allibito ti
lascia, acché la vita ancor desiderar
si faccia!
Marco Maria Eller Vainicher
(07/06/2012) |