LA VISITA ROTONDA

Quand’ero un bimbo
a Roma arrivai
ed il Tempio circolare
vidi in foro Boario,
come esempio singolare
delle antiche forme per
colonne scanalate dai
capitelli ultra elaborati.

Grand’impressione mi fece
ed ora nel nuovo millennio
rivedo con attenzione
quel monumento ad Ercole
e non a Vesta l’onesta.

La cosa singolare è che
grazie alla guida particolare
vengo a scoprire io, solitario
visitatore speciale, che la
cella rifatta in chiesa circolare
ha un affresco quattrocentesco
di gran bella fattura ma
mai studiato o ben analizzato.

Avrei voluto più conoscere con
l’archeologa profonda e sapiente
di questa lista di santi e
battezzanti di fronte a noi,
coppia d’osservanti.
Com’anche mantenere un filo
di conoscenza vera con chi m’ha
introdotto a tanto piacere indotto…

Meno male che son qui non più
malridotto dal colpo della strega
che m’ha fatto sentir cotto:
forse è la lieve e profumata fata
strega che m’ha sin qui condotto
a sollevarmi col suo gentil
fare da mio tanto disperare?

Marco Maria Eller Vainicher
(3 ottobre 2004)