LA MAGIA DI LUCIA
In un farsi d’inatteso e piacevole incanto
forse Lucia, con la sua fine e languida sensualità
di sguardo come d’effige tutta e vieppiù in delizia
e sobrietà di sì femminil carattere, segnerà il viatico
di nuovo per me spunto letterario.
Ella, quasi circeiana maga arcana, difatti mi fece varcare
a mo’di Chimera la soglia di un accogliente antro, con
incontro inatteso del libro che cercavo nella cartolibreria
accanto ma che non avevo, con mio disdoro, rinvenuto.
Per puro caso, m’ero fermato a chiedere il testo di mio
ebraico amico, tanto sapiente quanto irridente, in uno
spoglio locale di anonimo carattere para cartolare, sebbene
pieno di libri, tuttavia scelti con criterio (ahinoi!)
meramente commerciale e non proprio culturale.
Mi veniva così chiesto di visitare i banchetti artigianalmente
prodotti dal falegname proprietario per i libri esporre,
essendo presenti nella piazzetta a giardino subito vicino
ma a quell’ora tutti sguarniti e come inscheletriti senza
gli strumenti di pensiero ospitare.
Entravo così in contatto con la portatrice di luce Lucia
che da iniziatrice mi introduceva ove avrei a sorpresa
trovato l’autore cercato, mentre il titolare di quel negozio,
uomini e donne abbigliante, mi coinvolgeva nella ginnastica
dimostrazione dell’efficacia di una tesserina elettronica
munita di ologramma quantico per sbloccare l’energia
del corpo (o ricomporre i chakra), secondo i principi del
Tao della fisica.
M’ha ricordato la tesserina di quella Nora, eterna pistoiese
che faceva da maestra alla mia amica Adriana conosciuta
alla Menorah, della sinagoga romana libreria.
Quanta ciarlatanaggine e quanti indebiti guadagni in queste
attività magico-scientifiche, con Newton ultimo mago e primo
scienziato, se la magia è in ciò che della natura a noi non è
dato conoscere. L’approccio magico e quello scientifico sono
le due facce dello stesso mito d’onnipotenza, è la ricerca della
inconoscenza o forse dell’inconoscibile che ci affascina, come
per noi maschietti il mistero della femminil natura, che forse
Lucia per me illuminerà se iniziarmi a lei vorrà con ineguagliata
disponibilità, più che da scienziato da bene amato.
Marco Maria Eller Vainicher
(26/07/2008) |