(RI)VEDERE  YOHANA ?

 

È nelle più improbabili delle circostanze
(come sempre inattese) che mi ricompare
‘as usual inattendu’, il nome di Musa Yohana
e sarò rapito in emozione di beata incredulità
da tanta fortunata fatalità!

È una mattina di tempo incerto, quasi coperto
e per far necessarie commissioni in odiato
commercial centro mi decido d’andare,
ritenendo che altrove sia inutile cercare ciò
che m’occorre per ben campare.

Arrivo a enorme parcheggio in forma
circolare, dov’è impossibile orientarsi se
non si segna il pilone ove la macchina s’è
lasciata, e quindi mi metto a cercare gli
articoli da comprare finché un negozio
della stessa marca, ove avevo incontrato
bionda musa entusiasta, mi si presenta
per acquisto potenziale...

Quando sono a pagare, per bellezza vera
di dolce fanciulla signora che m’ha consigliato
con buona professionalità, chiedo suo nome
proprio ed ecco che con mia lieta sorpresa
quello di Yohana mi vien detto e ridetto, da
quella creatura con décolleté sul serio pro-
rompente, ma discretamente e naturalmente
con tanta eleganza mostrato a me beato.

Così potrò alla mia nuova Yohana Musa di
storia passata, ma non conclusa, narrare e
le due muse a me unire in gemellare volontà
d’amare! Inutile sperare di corrispondenza
ottenere, ma ho sentito che l’ultima Yohana
a mio poetico conversare grand’interesse
mostrava e con Francesca Romana, sua collega
non vana, ben hanno commentato la magica
coincidenza dal poeta evidenziata e in vibrante
partecipazione abbracciata, per ancora comporre
invece di speranza deporre!

Marco Maria Eller Vainicher
(22 aprile 2012)